Pagine

sabato 26 aprile 2014

Credere... che significa? - Riflessione sul Vangelo di domenica 27 aprile 2014

Una delle domande che mi sento rivolgere più frequentemente è "come si fa ad avere più fede?"
Domanda più che legittima, anche i discepoli un giorno chiesero a Gesù "aumenta la nostra fede".
Ma cos'è la fede? Cosa vuol dire credere?
San Tommaso Apostolo pensava che credere fosse questione di esperienza, pensava di dover toccare con le proprie mani Gesù Risorto per poter credere in Lui. Spesso anche noi la pensiamo così, siamo convinti che molte delle nostre difficoltà di fede le potremmo superare se Dio ci desse un segno inequivocabile.
Gesù si mostra a Tommaso e lo invita a toccare le sue ferite, asseconda le sue richieste, ma a quel punto Tommaso non ha più bisogno di credere che Gesù è risorto, lo sa. Eppure Gesù gli dice "non essere più incredulo ma credente".
Dunque la fede è di più, non è solo ammettere che Cristo sia risorto dai morti, c'è qualcos'altro, non è solo un atto del nostro intelletto, della nostra conoscenza.
La fede è la relazione con Dio, con il Signore Gesù; credere significa aprire il cuore all'amore del Padre che ci illumina, che ci rivela il suo disegno di gioia e di pace per la nostra vita e per tutta l'umanità. Non è solo una questione di testa, di pensiero, non è un sistema filosofico o un'ideologia ma è la piena adesione al Signore Risorto che salva la mia vita.
Dobbiamo rivedere la nostra idea di fede, dobbiamo cancellare l'idea che la fede sia una gran fatica, una teoria da imparare a memoria, una serie di leggi a cui sottometterci.
La fede è la relazione libera e piena con Dio, è vivere nel suo amore, gioire della sua gioia, essere custoditi dalla sua potenza sia nei momenti belli che in quelli più difficili.
Non è facile! Non lo è per nessuno! Tutti andiamo incontro ai dubbi, ce lo ha ricordato papa Francesco qualche mese fa, è normale! Anzi i dubbi sono proprio la prova che Dio non ci costringe, non ci obbliga a credere in Lui, non ci impone la sua presenza, perché ci ama per davvero e chi ama non costringe mai, non obbliga, non si impone.
La vita di fede, allora, sembra difficile ma in realtà è più facile di quanto non si pensi perché è qualcosa che lo Spirito Santo realizza in noi, ci rende capaci di amare Dio e, gradualmente e con tanta pazienza, ci insegna a fidarci ogni giorno di più.
In questo percorso non siamo soli, la fede non è un cammino che si fa in solitaria ma in comunione con tutti i fratelli che prima di noi e con noi hanno incontrato il Signore Risorto nella propria vita e hanno scoperto in questo incontro la gioia più grande.
Ciascuno di noi ha ricevuto, almeno una volta nella vita, l'annuncio da un fratello che gli ha detto "ho incontrato il Signore Gesù nella mia vita e me l'ha cambiata, e mi ha dato la gioia vera! Vieni anche tu ad incontrarlo!"
Apriamo il nostro cuore a questo annuncio, accogliamo il Signore nella nostra vita e poi con coraggio annunciamolo a chi ancora non lo conosce, a chi ancora cammina nel buio e nello sconforto... quanta gente oggi vive così! Gesù ci manda a loro perché la nostra gioia sia contagiosa, diventi testimonianza, e tanti nostri fratelli possano essere partecipi di questa beatitudine.

Nessun commento:

Posta un commento