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sabato 9 novembre 2013

L'abbraccio dello Spirito

Questa sera sono stato alla preghiera della Comunità Gesù Ama del Rinnovamento Carismatico Cattolico.
Chi mi conosce bene ora forse sarà piuttosto stupito e si stupirà ancora di più leggendo che ne sono davvero molto contento.
Era la prima volta che partecipavo alla preghiera di una comunità carismatica, per lo più perché non ce n'era mai stata l'occasione ma anche perché le mie esperienze di spiritualità hanno sempre avuto stili "più classici".
Ho conosciuto i giovani della Comunità Gesù Ama in occasione della Missione Gesù al Centro che si è svolta nella Prefettura della mia parrocchia, in quelle serate abbiamo pregato insieme e mi ha colpito molto la profondità della loro preghiera, così ho deciso di accettare l'invito a partecipare.
Chi non ha mai partecipato alla preghiera carismatica forse potrebbe inizialmente restare un po' sconcertato, è una preghiera sicuramente fuori dall'usuale, se con usuale intendiamo la preghiera che possiamo trovare nelle nostre parrocchie...
Vorrei descriverla ma mi accorgo che le parole potrebbero solo confondere o, peggio, insospettire.
Descriverò invece quella che è stata la mia esperienza, anche se è un'impresa tutt'altro che semplice.
Mi vengono alcune parole: accoglienza, abbraccio, armonia, gioia, riposo.
Accoglienza: mi sono sentito accolto da tutti come un fratello, mi sono sentito in famiglia, mi sono sentito amato da persone che mi vedevano per la prima volta e io stesso li ho percepiti come fratelli. Detta così sembra una bella emozione ma non si è trattato di una emozione ma di qualcosa di molto più profondo.
Abbraccio: mi sono sentito abbracciato, da Dio innanzi tutto e poi dai miei fratelli, mi sono sentito custodito, tenuto al sicuro, come un bimbo in braccio a mamma o papà.
Armonia: è la parola che meglio descrive quello che ho percepito intorno a me, anche e soprattutto nel momento della preghiera in lingue, un'armonia che non era frutto di prove, come farebbe un coro, ma che percepivo essere l'armonia dei cuori animati dall'unico Spirito.
Gioia: quella profonda, quella del cuore, quella che solo Dio sa donare. La conosco bene, il Signore è molto buono con me e mi ha donato di gustarla spesso e ogni giorno mi offre occasioni per "fare il pieno": a volte è una confessione, altre una celebrazione, altre una lettura della sua Parola, altre ancora un incontro o una catechesi, questa sera è stata questa preghiera.
Riposo: sebbene non abbia vissuto il "riposo nello Spirito", la sensazione che ho ora, tornato a casa, è quella di un grande riposo, non dalle fatiche del corpo ma di tutta la persona, un riposo del cuore. Sant'Agostino diceva "Ci hai fatti per te Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te", penso si riferisse a questo.
Ho scritto queste righe di getto, non ho badato molto alla forma, ma sentivo il bisogno di raccontare quanto il Signore mi ha voluto donare questa sera e se qualcuno fosse rimasto incuriosito da quello che ho scritto, se volesse saperne di più, beh... "Vieni e vedi"! (Gv 1,46)
http://gesuama.it/

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