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sabato 30 maggio 2015

Immersi nell'amore - Riflessione sul Vangelo di domenica maggio 2015

Dio ha un problema: convincere ciascuno di noi che non vuole ingannarci ma, semplicemente, vuole stare con noi perché ci ama! Sono migliaia di anni che tenta di convincerci, ogni giorno colma la vita di ciascuno di noi di doni, di grazie, di segni, ma noi continuiamo ad ignorarlo e a sospettare che, da qualche parte, salterà fuori la fregatura!
Se una persona venisse a casa vostra, si mettesse a risolvervi i problemi, ad aggiustarvi ciò che era rotto, ad insegnarvi a fare le scelte giuste, si prendesse cura di voi, vi invitasse ad andare a trovarlo, a stare con lui, all'inizio sareste sospettosi e cerchereste di capire in cosa vi sta cercando di ingannare. Poi, col tempo, notando che non desiste, nemmeno se lo ignorate, che continua a prendersi cura di voi anche se gli sbattete regolarmente la porta in faccia, che non vi chiede mai nulla in cambio, che non vi mente mai, che vi dona ciò di cui avete bisogno, nel momento in cui ne avete bisogno. Piano piano, forse, iniziereste anche voi a fidarvi, provereste ad ascoltarlo, comincereste a pensare che magari vi vuole bene davvero.Questo è quello che fa Dio con noi, con ciascuno di noi!
Ogni giorno il Signore si prende cura di noi, ci sta accanto, ci sostiene, ci consola, e noi continuiamo a non fidarci perché non riusciamo a capire perché faccia tutto questo per noi. La risposta è molto semplice: perché Dio è amore! La sua essenza è amare, non può fare a meno di amarci.
In questa domenica la Chiesa ci fa celebrare la festa della Santissima Trinità, siamo invitati a contemplare Dio che è Uno e Trino allo stesso tempo. Non perdiamoci ora in discorsi teologici che distinguono una sostanza e tre persone, sarebbe come voler conoscere una persona guardandone le lastre o il referto degli esami del sangue.
Dio è Uno perché la sorgente della nostra vita non può che essere una sola, perché affinché ci sia armonia ci deve essere un unico direttore d'orchestra. Nello stesso tempo però Dio è anche Tre Persone perché è in se stesso relazione, è amore e l'amore è tale solo quando è donato.
Ma a Dio non è bastato essere amore in se stesso, ha voluto essere amore che si dona anche fuori di Sé e così eccoci qui, creati per amore e creati liberi per amare, per amare Dio e i nostri fratelli che abbiamo accanto.
Tutta la Parola di Dio di questa domenica ci racconta la cura di Dio per ciascuno di noi, il suo intervento costante nella nostra vita, il suo essere con noi per sempre, l'averci voluti come suoi figli.
Con il Battesimo siamo stati immersi in Lui che è relazione, che è amore, in Lui che è Padre e Figlio e Spirito. Nessuno potrà mai allontanarci da Lui, niente ci potrà mai sottrarre dal suo abbraccio, non saremo mai più soli. Quante volte nella vita ci capita di sentirci soli ad affrontare le difficoltà, i problemi, le sofferenze, non dipende da quante persone abbiamo accanto perché in alcuni momenti potremmo anche trovarci in mezzo ad una folla ma sentirci profondamente soli. Ma non è così, non siamo mai soli, Dio è accanto a noi, anzi, è dentro di noi! Vedete, ci ama così tanto che non gli è bastato di starci accanto, è venuto ad abitare nel nostro cuore, è lo Spirito Santo che ha preso dimora nel centro della nostra persona e lì continua, incessantemente, a dirci "non sei solo, io sono qui con te, io ti amo di un amore infinito!" È lo Spirito che ci fa comprendere che siamo così tanto amati che Dio ci ha scelti come suoi figli, ci vuole con sé, ci vuole partecipi della sua gloria che è l'amore totalmente donato. Cercare di capire perché voglia amare proprio me, con tutti i miei difetti, con tutte le mie infedeltà, è una fatica inutile, tanto non lo convinceremo mai a smettere di amarci, non ci sarà mai nulla che lo farà desistere. Se, però, ascoltiamo il profondo del nostro cuore, comprendiamo che è proprio quello che stiamo cercando, quello che desideriamo nel più profondo di noi stessi, un amore gratuito, pieno, che non finisce, che non tradisce, che non ti lascia mai solo. Forse ci sembra troppo bello per essere vero, ma lo è! È vero! Dio ci ama così! Lasciamoci amare! Apriamo il nostro cuore e permettiamo allo Spirito di gridare in noi "Abbà! Padre!", di gridare il nostro amore per Dio, la nostra resa a Lui, alla sua tenerezza, e, finalmente, la nostra vita sarà nella gioia piena.

sabato 23 maggio 2015

Vivere in HD - Riflessione sul Vangelo di domenica 24 maggio 2015

Se voi aveste in casa due televisori, uno vecchio, in bianco e nero, con un solo altoparlante, un po' sgangherato e l'altro nuovissimo, di ultima generazione, ad altissima definizione, colori brillanti suono avvolgente, con quale dei due guardereste il vostro film preferito? Sono certo che scegliereste tutti quello nuovo perché offre una qualità decisamente migliore del primo.
Perché, allora, noi che abbiamo la possibilità di vivere una vita "a colori brillanti in alta definizione" continuiamo a vivere vite in bianco e nero?
Sì, la maggior parte delle persone, oggi, vive vite in bianco e nero, vite grigie, spente, faticose. Molti cercano di dare colore alla propria vita con carriera, interessi, hobby, sport, avventure ma nel cuore continua ad esserci un velo di amarezza, una nota di tristezza, di solito mascherata da altro, messa a tacere da una silenziosa rassegnazione che tanto le cose debbano andare così. Vite frenetiche, in continua corsa, che ci lasciano a fine giornata sfiniti e ancora non pienamente soddisfatti.
E pensare che abbiamo la possibilità di cambiare tutto questo, e pensare che abbiamo la possibilità di vivere una vita in HD!
Ma come si passa da una vita in bianco e nero a una vita a colori? Chi può farci fare questo cambio così importante e radicale? È il dono dello Spirito Santo che ci cambia completamente la vita, come ha cambiato la vita degli Apostoli il giorno di Pentecoste. Prima erano impauriti, timorosi, scoraggiati, poi lo Spirito li ha risvegliati, gli ha infuso coraggio, ha donato loro una gioia e un entusiasmo incontenibili per cui non hanno più potuto rimanere chiusi nel cenacolo, sono usciti e hanno iniziato ad annunciare Cristo Risorto, hanno iniziato ad annunciare la notizia più importante di tutte: Dio ci ama!!! E questo annuncio è così vero, pieno, universale che tutti hanno potuto capirli, perché l'amore di Dio abbatte ogni differenza linguistica, ogni ostacolo.
Quel dono dello Spirito Santo che fu per gli Apostoli è anche per noi, oggi! Se lo vogliamo, se permettiamo allo Spirito di colmarci della sua potenza potremo vedere nella nostra vita le stesse cose che vissero gli apostoli, passeremo anche noi dal bianco e nero al colore pieno, brillante e luminoso, basta solo fidarsi!
Perché, allora, è così difficile? Perché lo Spirito Santo non ha compiuto in noi quello che ha compiuto negli Apostoli? Perché facciamo così fatica ad abbandonarci alla sua grazia?
Lo Spirito Santo viene a rivelarci la verità, ci ha detto Gesù, viene a portare verità nella nostra vita, è questo ciò che ci spaventa. Senza che ce ne rendiamo veramente conto abbiamo tutti paura della verità di Dio, perché tutti siamo ingannati dalle menzogne del demonio.
Ognuno di noi nel corso della sua vita ha commesso qualche errore, qualcosa che continua a pesargli, oppure ci sentiamo in difetto, ci sentiamo deboli, pensiamo che Dio non possa volerci bene. Questa è la prima menzogna che il demonio insinua nella nostra vita, continua a dirci "non ti può amare veramente, non con questi tuoi errori, non con queste tue debolezze". E così noi ci ritraiamo, abbiamo paura di avvicinarci a Dio, abbiamo paura di scoprire che non ci ama neppure Lui, come tanti nella vita ci hanno deluso, ci hanno tradito, ci hanno voltato le spalle.
C'è poi un'altra menzogna che il nemico di Dio insinua nella nostra vita: l'idea di poter fare a meno di Dio. Ci fa credere che, tutto sommato, non abbiamo bisogno del Signore, che la verità che viene a portarci è scomoda, ci impedisce di fare quello che preferiamo, ci vieta di decidere autonomamente, ci imprigiona e ci schiaccia.
Ma queste sono tutte menzogne!
Non è vero che Dio non ci può amare perché siamo deboli o abbiamo sbagliato! Un padre non smette di amare il figlio perché un giorno torna a casa tutto sporco di fango perché è caduto, anzi, lo lava e lo ripulisce, lo consola per la caduta e lo incoraggia a continuare a camminare, così fa Dio con ciascuno di noi!
Non è vero che Dio ci costringa e limiti la nostra libertà! Un padre vuole che il figlio possa vivere una vita felice e lo aiuta a scegliere sempre la cosa giusta, a vedere oltre l'apparenza delle cose, a decidere ci compiere ciò che fa bene e a rifiutare ciò che è nocivo.
Apriamo, quindi, con fiducia il cuore allo Spirito Santo, invochiamolo, chiediamo anche per noi il dono della Pentecoste! Non abbiamo paura che ci possa stravolgere la vita perché quello che ci viene a donare è qualcosa di straordinario! Lo Spirito viene a cambiare la nostra esistenza, senza farci alcuna violenza, anzi viene a rivelarci chi siamo veramente, viene a presentarci a noi stessi, viene a dirci."smettila di sottovalutarti, di pensare di non essere amabile o di non avere bisogno di essere amato!" Abbiamo tutti bisogno di saperci amati da Dio, abbiamo tutti bisogno di capire che Dio non è lontano da noi, poco interessato, ma che è sempre accanto a noi, che provvede alla nostra vita, che ci sostiene, che ci conforta, che ci dona pace e gioia.
Forse pensiamo di avere una vita, tutto sommato, normale, che in fondo non è poi così male, pensiamo che possiamo anche andare avanti così. Ci accontentiamo della vita in bianco e nero, solo perché non abbiamo mai visto quella a colori!
Scrivo questo perché è quello che ho vissuto io. Avevo una vita normale, di un normale sacerdote impegnato in parrocchia, pensavo di potermi anche ritenere soddisfatto. Poi lo Spirito Santo mi ha donato l'esperienza della Pentecoste, mi ha colmato del suo amore, mi ha guarito, ha detto verità alla mia vita, ha spazzato via le menzogne del demonio, mi ha fatto passare dalla vita in bianco e nero a quella a colori. Ora non torno più indietro, non perché Dio mi impedisca di farlo ma semplicemente perché quello che vivo ora è molto meglio di quello che vivevo prima.
Auguro a tutti di vivere la Pentecoste, di accogliere il dono potente dello Spirito Santo, di lasciarvi trasformare dal profondo di voi stessi per vivere la vita nuova in HD!

Qui trovate la testimonianza della mia Pentecoste.
http://vitanellamore.blogspot.it/2013/11/labbraccio-dello-spirito.html
http://vitanellamore.blogspot.it/2014/01/un-vulcano-nel-cuore-il-fuoco-dello.html

sabato 16 maggio 2015

La Buona Notizia: Dio ci ama! - Riflessione sul Vangelo di domenica 17 maggio 2015

Quando riceviamo una bella notizia, di quelle che ti cambiano la vita, la gioia è così grande che non riusciamo a tenerla per noi, la dobbiamo comunicare a tutti e magari ci troviamo a parlarne anche con qualcuno che conosciamo appena. Non ci importa molto se rischiamo di fare la figura degli esltati, siamo felici e vogliamo che anche ci ci sta attorno sia felice quanto noi.
La nostra società, però, ci ha abituato più alle cattive notizie che a quelle buone e, senza quasi accorgercene, ci stiamo intristendo, ci demoralizziamo, ci rassegniamo ad affrontare problemi e difficoltà che pensiamo insormontabili. Per sollevarci un po' da questa situazione cupa, cerchiamo soluzioni che ci diano un minimo di sollievo, che ci permettano di distrarci un po', di non pensare troppo a quello che non va.
Come sarebbe bello avere anche oggi una di quelle buone notizie, di quelle che ti cambiano la vita!
Ma ce l'abbiamo! È il Vangelo la nostra Buona Notizia! È la notizia che Dio ci ama di un amore infinito, che ci vuole con sé, che ci invita ad abitare la sua eternità, colmi della sua gioia! Ci invita, non ci costringe perché ci ama e  per questa stessa ragione ci ha tracciato una strada, ha preparato un percorso che possiamo percorrere con lui. È il percorso che il Figlio ha compiuto per noi facendosi uomo, morendo come noi, risorgendo e portando poi la nostra umanità nell'intimità divina.
Oggi celebriamo l'Ascensione del Signore Gesù, il compimento della sua missione di salvezza, l'ingresso della nostra umanità nell'eternità di Dio. Il Signore Gesù torna alla destra del Padre ma, ora, lo fa con la nostra umanità, ci porta con sé, ci offre la possibilità di entrare nella vita eterna.
Forse ci troviamo a pensare che sia una bella favola, una bella illusione, ma la vita, ahimé, è fatta di difficoltà, di fatiche, di problemi. Se è così è perché ci stiamo rassegnando a vivere una vita un po' triste e grigia di cui però vogliamo avere il controllo, in cui vogliamo decidere tutto noi.
Non siamo frutto del caso, siamo stati creati da Dio con un atto d'amore non per una vita così così ma per una vita piena, bella e felice, non limitata ai pochi anni che trascorriamo su questa terra ma per una vita che non tramonta, per la vita eterna.
Allarghiamo il nostro sguardo, apriamo il nostro cuore all'azione dello Spirito Santo, lasciamoci stupire, permettiamogli di farci fare oggi una vera e viva esperienza dell'amore del Padre per ciascuno di noi.
Dio desidera vederci liberi dalle nostre paure e dai nostri vizi che spesso ci fanno compiere azioni che poi detestiamo, ci vuole guariti dalle nostre sofferenze, dalle ferite del nostro cuore, ci vuole rendere immuni dal veleno del rancore, del risentimento, dell'invidia. Dio vuole farci gioire della sua grazia, ci vuole testimoni del suo amore, perché quando hai toccato con mano l'amore di Dio per te non te lo puoi più tenere, devi raccontarlo agli altri, devi annunciarlo. Nell'annuncio, poi, scopri che non sei solo, che il Signore è lì con te, che ti sostiene, che prepara la strada davanti a te, che parla attraverso le tue povere parole.
Io non ho prove scientifiche di quanto ho scritto fino ad ora, l'ho però vissuto nella mia vita, lo vivo ogni giorno e mi continuo a stupire per quanto il Signore compie anche oggi. Il Vangelo ci parla di guarigioni, liberazioni e prodigi, non liquidiamoli come un racconto un po' fantasioso o esagerato, il Signore vuole compiere queste cose anche oggi, vuole liberare e guarire anche noi, dobbiamo solo permetterglielo!
Dio vuole sanare la nostra vita perché ciò che ci tiene lontano da lui è il dolore per ciò che nella nostra vita ci fa soffrire, quando saremo guariti dal suo amore non ci saranno più ostacoli tra noi e lui, inizieremo a vivere un'intimità e una familiarità con lui che ci permetterà di scoprire ancora meglio i tanti doni d'amore di cui colma ogni giorno la nostra vita, saremo capaci di gioire di tanti avvenimenti che ci parleranno della sua tenerezza per noi.
Accogliamo, allora, questa buona notizia, accogliamo il Vangelo nel profondo del nostro cuore, lasciamoci guarire e sorprendere, cosa potremmo perdere? Una vita monotona e triste?
Abbiamo invece da guadagnarci molto, abbiamo da guadagnarci il Paradiso in cui il Signore Gesù ci invita ad entrare.

sabato 9 maggio 2015

La più preziosa delle amicizie - Riflessione sul Vangelo di domenica 10 maggio 2015

Quanto sono importanti gli amici!
I genitori, i fratelli, i parenti, ce li troviamo, non li scegliamo, a volte andiamo d'accordo, altre volte un po' meno, gli amici, invece, ce li scegliamo liberamente e senza questa libertà non c'è amicizia vera.
Gli amici sono importanti perché condividono con te i momenti più importanti della tua vita, perché ti stanno accanto quando affronti un periodo difficile, di aiutano nel momento della fatica, fanno festa con te quando ti è accaduto qualcosa di bello, si prendono cura di te e desiderano che tu sia nella gioia. Amicizia, allora, è volere la gioia dell'altro e contribuire a costruirla.
"Chi trova un amico, trova un tesoro" dice un Proverbio della Bibbia ed è proprio vero! Quanto è bello scoprire di avere un nuovo amico, incontrare una persona che ti vuole bene, che si prende cura di te, che ti rispetta e che ti accompagna nelle tante vicende della vita. Un amico lenisce un po' quella solitudine di fondo che tutti ci portiamo nel cuore e che ci fa sempre un po' soffrire.
C'è però un'amicizia capace di colmare il vuoto che ci portiamo dentro, c'è un'amicizia che riesce a donarci la gioia piena, l'amicizia del Signore Gesù.
Nel Vangelo di questa domenica il Signore Gesù ci chiama suoi amici, ci offre la sua amicizia che dà pienezza alla nostra vita e gioia vera al nostro cuore.
Non di rado ci capita di pensare che l'amicizia di Gesù sia impegnativa e faticosa, che ci chieda scelte e azioni che compromettono la nostra vita, costringendoci a rinunce e sacrifici dolorosi. Tanta gente oggi la pensa così, anche se forse non formula in questo modo il proprio pensiero, tanti ritengono di poter fare a meno dell'amicizia di Gesù, forse, però, non sanno a cosa stanno rinunciando.
Essere amici di Gesù non è assolutamente faticoso, non mi costringe a nulla, non mi pone alcun obbligo, l'unica condizione è di osservare il suo comandamento.
Quando sentiamo la parola "comandamento" pensiamo subito ad un obbligo, a qualcosa che dovremo fare contro voglia. Proviamo, invece, a pensare a "istruzione": i comandamenti di Gesù sono le istruzioni per vivere bene, per essere felici, per far funzionare bene la nostra vita.
Infatti questa "istruzione" è "amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi". Osservare il comandamento di Gesù significa, quindi, custodire nel cuore le sue istruzioni per la nostra vita, lasciare, cioè, che la sua parola trasformi il nostro cuore e lo renda capace di amare davvero i nostri fratelli. non a parole (perché a parole siamo tutti bravi ad amare) ma con fatti concreti, con gesti e azioni reali. Non solo amare è ciò che ci è più naturale, la cosa per cui siamo stati creati, ma Gesù stesso ci mostra cosa significa.
L'amicizia che ci offre è un'amicizia che non ha segreti, che non tiene nulla per sé, che ci rivela tutto quello che il Padre gli ha detto, perché è amore vero, perché vuole davvero donarci la gioia più piena, perché davvero vuole farci assaporare quanto il Padre ami ciascuno di noi.
L'amicizia di Gesù è un'amicizia che si dona totalmente, Egli ha donato la sua vita per noi, per ciascuno di noi, e chiede a noi di fare lo stesso. Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo sperimentato che è più bello dare che ricevere e, più è importante per noi quello che doniamo e più siamo felici. Se, dunque, impariamo a donare la vita per amore dei nostri fratelli, cioè tutto, come ha fatto Gesù per noi, non solo non ci mancherà nulla ma scopriremo di essere nella gioia piena.
Purtroppo, qualche volta le amicizie finiscono, per un tradimento, per un litigio, per una differenza di vedute. L'amicizia con il Signore Gesù, invece, non corre questo rischio, Egli continua a chiamarci amici, anche quando ci rivoltiamo, anche quando pensiamo di fare di testa nostra, anche quando ci chiudiamo in noi stessi e smettiamo di amare lui e i nostri fratelli. Gesù chiama amico anche Giuda al momento del tradimento, continua, quindi, a chiamare amico anche ciascuno di noi. Non ci sarà mai tradimento o peccato che possiamo fare che sia più grande del suo amore, della sua amicizia per noi.
No ci resa, dunque, che afferrare la mano del Signore Gesù tesa verso di noi, di accogliere la sua amicizia, di lasciarci trasformare dal suo amore, di permettere alla sua Parola di cambiare il nostro cuore, le nostre relazioni, il nostro modo di vivere con i nostri fratelli.
Lasciamoci colmare del suo Santo Spirito, venga a ispirarci gesti concreti di amicizia vera e autentica, ci dia il coraggio di donare la nostra vita nelle tante piccole e grandi scelte della nostra vita, ci renda desiderosi di amarci gli uni gli altri. Un cuore che si impegna ad amare tutti è un cuore aperto alla volontà del Padre che lo Spirito può colmare della gioia vera e piena, che niente e nessuno può più portare via.