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sabato 19 aprile 2014

Un giorno nuovo - Riflessioni sul Vangelo di Domenica 20 aprile 2014

Quante volte mi farebbe comodo avere più tempo, gli impegni sono molti, gli appuntamenti anche, le richieste pure… se la settimana avesse un giorno in più certo non mi dispiacerebbe affatto.
Viviamo in un mondo in cui tutti sono perennemente di fretta, lo sappiamo bene, ma mi chiedo: ci corre dietro qualcuno? Perché corriamo tanto? Perché tutto questo affanno? Cosa cerchiamo con tanta foga?
Cerchiamo di riempire la nostra vita di tante cose belle, di ciò che ci soddisfa, che ci appaga, che ci fa sentire realizzati. Solo che è difficile arrivare ad un appagamento vero, sembra sempre che ci manchi un pezzetto, che manchi qualcosa e così pensiamo che ci manchi il tempo per fare qualcosa in più.
In un certo senso è vero, ci manca un giorno, l’ottavo della settimana, quello in cui è risorto Gesù.
Con la sua resurrezione Gesù non si limita ad aggiungere un giorno come gli altri, lo riempiremmo subito di impegni e ci ritroveremmo allo stesso punto di prima, ci dona un tempo nuovo, ci dona l’eternità, non come promessa di qualcosa che verrà dopo la morte ma come una realtà che iniziamo a vivere già da ora.
Con il Battesimo Gesù ci ha resi partecipi della sua resurrezione e ci dona la possibilità di vivere la nostra vita nell’ottavo giorno che è l’eternità, di vivere cioè ogni nostra giornata non come un inesorabile scorrere del tempo verso la morte ma come la partecipazione piena alla vita di Dio.
Detto così sembra filosofico ma non lo è.
Se scelgo di fidarmi di Gesù, di ascoltare la sua Parola che parla al mio cuore, di vivere secondo il suo amore, di compiere le sue opere, tutto cambierà radicalmente: non mi dovrò più affannare a prevedere cosa potrebbe succedermi domani ma mi affiderò al Signore e metterò nelle sue mani i miei progetti e le mie aspirazioni perché mi doni di compiere quello che è veramente buono e giusto per me. Si può scegliere di vivere già da ora l’eternità, di vivere nell’Ottavo Giorno: è impegnativo e poco compreso da chi continua a vivere una settimana terrena, ma  estremamente liberante perché si vive nella vera libertà dei figli di Dio che sanno di avere un Padre che provvede loro tutto quello di cui hanno bisogno e che guida le loro scelte e le loro azioni verso il bene vero.

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