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sabato 7 marzo 2015

Un amore gratuito - Riflessione sul Vangelo di domenica 8 marzo 2015

Un amico vero sa capire quello che hai nel cuore, il bello dell'amicizia è proprio questo!
Quando vogliamo veramente bene a una persona, quando siamo in sintonia, sappiamo intuirne i pensieri e gli stati d'animo, sappiamo riconoscere se c'è qualcosa che non va.
Gesù ama l'uomo, ama ciascuno di noi e sa cosa abbiamo nel cuore. Sa che nel cuore di ciascuno di noi c'è una grande solitudine, spesso ben nascosta, che genera paura per il domani, paura di non sopravvivere, paura di non bastare a noi stessi. Questa paura, poi, ci porta a cercare sempre un'utilità in tutto quello che facciamo, a cercare un guadagno e un vantaggio in tutto, anche nelle nostre relazioni, perfino le più intime. Non dico che ogni nostro relazionarci sia interessato ma, se guardiamo con un po' di obbiettività la nostra vita ci accorgiamo che la tentazione di "guadagnarci qualcosa" anche dalle relazioni più intime e importanti è sempre in agguato. Da bambini lo abbiamo fatto tutti, inutile negare, quando volevamo chiedere a mamma o papà qualcosa di speciale facevamo attenzione a comportarci bene, a non combinare pasticci e a non disubbidire. Da grandi non abbiamo smesso, abbiamo solo affinato la tecnica e abbiamo imparato a nasconderlo alla nostra coscienza, così non ce ne accorgiamo più nemmeno. In ufficio con i colleghi, con gli amici, con i parenti, se abbiamo bisogno di qualcosa diventiamo più attenti e premurosi, cerchiamo, cioè, di guadagnarci qualcosa da quella relazione.
E lo facciamo anche con Dio!Prima di protestare la nostra innocenza, pensiamoci bene. Quante volte abbiamo la tentazione di pregare solo quando abbiamo bisogno di qualcosa, o di compiere qualche pratica devozionale per ottenere una grazia speciale?
Il Signore Gesù conosce il nostro cuore, sa che siamo fragili e che l'ansia di accaparrarci ciò che ci occorre (o che pensiamo ci occorra) è spesso difficile da gestire e che ci sembra sempre più forte di noi. Questa domenica, però, ci chiede di allontanare da noi queste paure e ansie, ci chiede di guardare con obbiettività alla nostra vita e di fare ordine, proprio a partire dalla relazione con il Padre.
Il Tempio di Gerusalemme era il luogo dell'incontro tra il popolo e Dio, dove il Signore abitava in mezzo al suo popolo, dunque era il luogo simbolo della relazione tra l'uomo e Dio. Con un atteggiamento duro e energico Gesù caccia dal Tempio i mercanti, coloro, cioè, che avevano reso la relazione con Dio un commercio.
Impariamo anche noi a purificare la nostra relazione con il Padre allontanando ogni tentazione di utilitarismo, di interesse. Non significa che non dobbiamo più chiedere nulla a Dio, Gesù stesso ci insegna "chiedete e vi sarà dato", facciamo attenzione, però, che la nostra preghiera non sia solo quella. La preghiera dovrebbe essere innanzi tutto una comunione con il Padre, uno stare insieme, senza la necessità di dover ottenerne qualcosa: la risposta ad una nostra domanda, la rassicurazione circa una nostra preoccupazione. Proviamo a pregare solo per stare con Dio, per dirgli che lo amiamo, che è lui l'unica ragione della nostra vita.
All'inizio ci sembrerà una gran perdita di tempo, ci sembrerà una cosa inutile, avremo anche l'impressione che Dio non ci ascolti. Non dobbiamo scoraggiarci, riuscire a domare le nostre paure e le nostre ansie non è facile, il nemico di Dio ci tenterà a lasciar perdere. Continuiamo, con caparbietà e con forza, tenendo bene a mente l'immagine di Gesù che caccia i mercanti dal Tempio.
Dio si relaziona con noi gratuitamente, non ci chiede nulla, non pretende nulla da noi, se impariamo anche noi a non pretendere nulla, impareremo a comprendere che la grazia di Dio è molto più grande di quello che pensiamo, che il Padre vuole colmarci di doni meravigliosi, che noi nemmeno immaginiamo, dobbiamo solo permetterglielo, smettendo di chiedergli quello che pensiamo ci occorra e lasciando fare a lui.
Anche le altre relazioni ne usciranno rinvigorite, impareremo la gratuità anche con gli altri, non cercheremo più conferme continue, non ci metteremo più a calcolare i valori dei regali o l'utilità di un'amicizia. Tutte cose che ci appesantiscono e ci induriscono il cuore senza che nemmeno ce ne accorgiamo.
L'amore, quello vero, quello puro, è sempre gratuito, quindi è sufficiente che amiamo veramente e la nostra vita sarà nella gioia.

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