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sabato 7 giugno 2014

Un fuoco d'amore - Riflessione sul Vangelo di domenica 8 giugno 2014

"Stanchi della solita vita?" Qualche anno fa una pubblicità iniziava in questo modo, proponeva un prodotto che avrebbe cambiato la vita di chi l'avesse utilizzato.
A tutti, penso, capiti nella vita un periodo in cui ci si sente stanchi della solita routine, della monotonia degli eventi che si susseguono identici, forse ci rimproveriamo di non avere il coraggio di cambiare qualcosa che rompa questa situazione di stallo, forse pensiamo di non esserne capaci e, alla fine, ci rassegniamo a vivere così, chiusi in noi stessi e nelle nostre abitudini.
Anche gli Apostoli, pur dopo la gioia della Resurrezione di Gesù, avevano continuato una vita ordinaria, erano tornati ai loro lavori, continuavano a stare insieme ma in modo fiacco e abbastanza scoraggiato. Gesù era risorto e asceso al cielo e ora, davanti a loro, si profilava il ritorno alla normalità di quello che avevano prima dell'incontro con Lui... ma ad un tratto tutto cambia, quello che Gesù aveva promesso si compie, scende su di loro lo Spirito Santo. Un'esperienza nuova, diversa da ogni altra, una grande potenza difficile da descrivere, gli Apostoli si scoprono ripieni di Dio, del suo amore, della sua forza e la gioia diventa incontenibile. Fino a quel momento timorosi e paurosi erano rimasti zitti e nascosti, ora devono uscire e annunciare a tutti che Dio ha salvato il suo popolo, che la promessa è compiuta in Gesù morto e risorto.
La timidezza e la paura si trasformano in coraggio e autorevolezza, iniziano a raccontare le meraviglie di Dio e tutti sono in grado di capirli malgrado parlino lingue diverse. La confusione di Babele è finalmente risolta, Dio torna ad essere colui che riunisce tutti gli uomini insieme in un'unica grande famiglia, come veri fratelli.
Che evento meraviglioso hanno vissuto gli Apostoli quel giorno di Pentecoste di duemila anni fa e da allora tutta la Chiesa continua a ricevere il dono dello Spirito: nei sacramenti, nella preghiera, nella carità fraterna.
Ma anche io? Sì!!! Lo Spirito Santo desidera scendere nel cuore di ciascuno di noi per inondarlo della sua gioia, del suo amore, della sua pace, vuole infiammarci con il fuoco della sua carità e far fare anche a ciascuno di noi quell'esperienza di gioia e di annuncio coraggioso come gli Apostoli il giorno di Pentecoste.
Apriamo il cuore e chiediamo allo Spirito di riempirlo di Sé! Vieni Spirito e riempi il mio cuore!
È Dio stesso che si dona a noi, che viene a dimorare in noi, che risveglia i doni e i carismi che ci ha donato con il Battesimo, con la Cresima, doni che ci faranno progredire nella relazione con Lui e carismi che metteremo a servizio dei fratelli perché la nostra famiglia, la famiglia dei figli di Dio, possa continuare a crescere, affinché tanti scelgano anche loro di dire sì al Signore. Non sono super-poteri che possiamo usare a nostro piacimento ma sono sensibilità, capacità, abilità che saranno utili ai fratelli che il Signore porrà sulla mia vita che, così, non sarà più inutile ma preziosa perché attraverso le mie povere azioni e parole passerà la potenza creativa e salvifica di Dio.
...e tutto questo... gratis! Sì, gratis! Il Signore non si fa pagare i suoi doni, altrimenti non sarebbero più doni, non pretende nulla da noi, non ci chiede di essere perfetti, ci chiede solo di dire di sì a Lui e di lasciarci plasmare dalla sua grazia, dalla sua forza, dal suo amore e così impareremo ad abbandonare quelle azioni, quegli atteggiamenti, quei vizi che ci fanno solo male perché non sono secondo l'amore di Dio.
Dall'esterno forse la nostra vita sembrerà quella di prima, non ci ritroveremo con il conto in banca pieno o con una villa lussuosa, non smetteremo di dover affrontare problemi e difficoltà ma ora lo faremo con il Signore nel cuore, con la sua pace e la sua serenità che nascono dal sapere che è Lui a provvedere a noi e a non farci mancare nulla di ciò che ci serve per rimanere uniti a Lui e per vivere già da ora la vita eterna.
Vieni Spirito Santo e trasforma il mio cuore!!!

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