
Dovremmo, allora, cambiare la nostra prospettiva, smettiamola di guardare il presepe da fuori, entriamoci dentro, smettiamo di ascoltare il Vangelo come una bella favola di Natale iniziamo a viverlo come qualcosa che ci appartiene e a cui apparteniamo.
La Santa Famiglia che oggi la Chiesa ci fa contemplare non è eccezionale, è normale, è una famiglia come le altre. Certo, Gesù è il Figlio di Dio, Maria è l'Immacolata e Giuseppe è uomo giusto e pio, ma la vita che hanno scelto di vivere è stata una vita normalissima affinché anche noi, che non siamo immacolati né giusti e pii, possiamo imparare da loro.
La cosa più importante che dobbiamo imparare è a mettere Dio al centro delle nostre famiglie, a lasciarci guidare da lui, ad ascoltare la sua Parola affinché sia questa, e non i nostri capricci, a guidare le nostre scelte. La Santa Famiglia è una famiglia normale in cui tutti sono in ascolto della Parola del Signore, desiderano compiere la sua volontà e si prendono cura gli uni degli altri.
Tutti dicono che oggi la famiglia è in crisi: verissimo! E il primo motivo della crisi è che non si mette più Dio al centro della famiglia, che si sta insieme e si vive insieme finché ci va, quando non ci va più ci si lascia perché non è più importante il bene della famiglia ma la soddisfazione del singolo. Non si dialoga, non ci si ascolta ma soprattutto non si è disposti a fare sacrifici, a offrire, cioè, il proprio tempo, le proprie fatiche, le proprie aspirazioni come atto d'amore. La famiglia non è un diritto, è una chiamata, è una responsabilità, è un dono d'amore, dono non serbatoio a cui attingere per soddisfare le proprie carenze affettive.
In questa società che va perdendo ogni giorno di più la consapevolezza di cosa sia una famiglia vera e normale noi cristiani, che abbiamo nella Santa Famiglia il modello di com'è una famiglia normale, dobbiamo diventarne testimoni non a parole ma con i fatti, non facendo proclami o conferenze ma impegnandoci a vivere relazioni famigliari autentiche, vere, normali. Dobbiamo mostrare al mondo cosa significhi una famiglia normale, dobbiamo rimetter al centro Dio, dobbiamo metterci in ascolto della sua Parola, ritornare a pregare insieme, ad insegnare ai figli a pregare insieme, ad ascoltare il Vangelo ogni giorno. Dobbiamo iniziare a dimostrare con la vita che il dialogo, l'ascolto, l'accoglienza reciproca e a volte anche il sacrificio sono necessari affinché tutti i membri della famiglia possano essere felici, possano star bene perché la felicità e il benessere del singolo passa necessariamente dal benessere e dalla felicità di tutti.
Impariamo dalla Santa Famiglia cosa sia normalità, non dagli opinionisti che impazzano sul web o in tv, torniamo a fidarci di Dio e la lasciarci guidare da lui e non solo la nostra famiglia ne guadagnerà in serenità, in pace e in felicità ma lo farà tutta la nostra società.