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sabato 20 maggio 2017

Mai più soli - Riflessione sul Vangelo di Domenica 21 maggio 2017

Una delle grandi rivendicazioni della nostra epoca è la pretesa di libertà, intesa come "diritto di fare ciò che voglio". Abbiamo già notato più volte come sia una falsa libertà, come il "fare ciò che voglio" è in realtà condizionato da tanti fattori esterni per cui spesso i nostri capricci e presunti desideri sono vere e proprie schiavitù. C'è anche un altro effetto collaterale di questa pretesa di autonomia che non consideriamo abbastanza: la solitudine. Pretendere di poter fare tutto ciò che vogliamo ci porta a vivere in un profondo egocentrismo che ci porta a guardare agli altri o come mezzi per raggiungere i nostri scopi o ostacoli che ce lo impediscono. Per fare quello che ci pare non riconosciamo più il limite della libertà della persona che abbiamo davanti, lo oltrepassiamo e arriviamo a calpestarlo. Nello stesso tempo anche gli altri pretendono di fare quello che vogliono così ci troviamo a dover innalzare muri di difesa per preservare la nostra tanto amata "libertà di fare ciò che mi va" e così ci isoliamo da tutti.
In questo meccanismo distorto entra anche la relazione con Dio che preferiamo pensare lontano, se non addirittura inesistente, affinché non venga a limitarci con i suoi noiosi comandamenti.
E così ci ritroviamo sempre più soli...
E dire che il desiderio di Dio è esattamente l'opposto! Dio non vuole lasciarci soli, non vuole farci sperimentare la solitudine, vuole stare con noi, ci vuole con sé, in una comunione così stretta che diventa l'essere l'uno nell'altro.
Gesù dice ai suoi discepoli "se mi amate osserverete i miei comandamenti" dove 'osservare' ha la sfumatura del custodire con cura e 'comandamento' è l'indicazione per compiere la sua volontà, quella volontà d'amore e di comunione che si rende concreta nel dono dello Spirito Santo.
Veramente il Signore non vuole lasciarci orfani, soli e abbandonati, per questo sceglie di venire ad abitare in noi per stare sempre con noi, per guidarci, per aiutarci a riconoscere il bene dal male, a capire quali sono i nostri veri desideri, le reali aspirazioni del nostro cuore. Custodire la volontà d'amore di Dio per noi non è rinunciare a una vita libera, anzi è vivere nella maniera più libera possibile. Scegliere di vivere compiendo la sua volontà per noi è camminare verso la nostra vera gioia che non deriva dal conseguimento dei nostri progetti ma nella comunione piena e intima con il Signore.
Abbiamo bisogno di abbandonare la nostra mentalità utilitaristica che ci fa sempre cercare il risultato concreto di ciò che facciamo ed entrare nella logica di Dio che è la logica dell'amore. Il fine delle nostre azioni è sempre un vantaggio personale, il fine dell'opera di Dio è l'amore vissuto fino in fondo. Non si tratta di cambiare le cose che facciamo ma come le facciamo, non più per utilità ma per amore: questa è la volontà di Dio, questo il suo comandamento.
Vinciamo ogni paura di amare e di essere amati e scopriremo che veramente Dio ci ama, che veramente lo Spirito Santo abita nel nostro cuore e ci illumina, conforta, sostiene. Il Signore ha disposto tutto per colmarci del suo amore, per non lasciarci mai soli, per farci scoprire ogni giorno amati e custoditi e per renderci capaci di amare come ama lui. Ora tocca a noi accogliere e custodire questa volontà d'amore e viverla ogni giorno.

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