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venerdì 5 maggio 2017

Docili alla voce di colui che ci ama - Riflessione sul Vangelo di domenica 7 maggio 2017

Indipendenza, autonomia, libertà sono parole che ci piacciono tanto, non amiamo essere condizionati da altri, pretendiamo di essere liberi di fare ciò che ci va, di vivere la nostra vita come ne abbiamo voglia. Tutto ciò che ha l'aspetto di regole, norme, comandi cerchiamo di fuggirlo come la peste, convinti che solo avendo il pieno controllo della nostra vita potremo essere veramente felici.
Ma davvero possiamo dirci liberi? È vera libertà fare tutto ciò che ci suggerisce la fantasia? Ci siamo mai chiesti come ci vengano in mente determinate idee o desideri specifici?
Già da molti decenni sappiamo che la grande industria della pubblicità ci induce bisogni che non abbiamo, ci suscita il desiderio di cose che non ci occorrono. Oggi i social network e l'uso quotidiano di internet si sono affiancati a tv e giornali creando un coro di voci continue e assordanti che ci circondano, confondono e ci portano dove possiamo produrre un maggiore guadagno.
C'è un modo per essere veramente liberi o dobbiamo rassegnarci a lasciarci sballottare dalle esigenze economiche del mercato globale?
La prima cosa di cui abbiamo bisogno è un po' di umiltà. Dobbiamo saper riconoscere che non siamo capaci di camminare da soli, che in un modo o nell'altro seguiamo sempre qualcuno, una voce che ci apra una strada, che ci dica di cosa abbiamo bisogno.
Tutto sta, dunque, nel scegliere bene quale voce seguire. Il criterio di scelta è più semplice di quanto non pensiamo: impariamo a seguire la voce di chi tiene a noi, ci ama e ci vuole condurre al nostro vero bene e rifiutiamo la voce di chi invece cerca solo di sfruttarci, di guadagnare dalla nostra vita.
C'è una sola persona che non ha interessi economici alle nostre spalle, che non ci guadagna nulla dalla nostra vita, che vuole indicarci la nostra salvezza solo perché ci ama: il Signore Gesù.
Chiediamo al Signore, in questa domenica, il dono della docilità. Ci renda docili alla sua guida, alla sua Parola, renda il nostro cuore pronto a seguire la sua voce.
Per imparare a seguire il Signore dobbiamo metterci in ascolto della sua Parola, ogni giorno, dobbiamo imparare a fidarci di lui, a lasciarci guidare da lui, dobbiamo desiderare compiere la sua volontà.
Molti di noi hanno un'idea sbagliata di cosa significhi compiere la volontà di Dio. Si pensa che sia un'obbedienza cieca, che il Signore ci voglia come soldati pronti a eseguire ogni suo ordine. Non è questo compiere la volontà di Dio! È lasciarsi guidare, condurre da lui, dal suo amore, a vivere una vita piena, autentica e veramente libera, libera dagli inganni del mondo, libera dalla ricerca di soddisfazioni terrene che non durano, libera dalle logiche dell'utilitarismo, del profitto, del guadagno.
Compiere la volontà di Dio è collaborare al suo disegno di salvezza, se volessimo trovare un'immagine potremmo pensare ad un brano per pianoforte da suonare a quattro mani, noi e Dio insieme.
Scegliere Gesù come guida, come pastore della nostra vita, non è abdicare alla nostra libertà è entrare nella comunione con lui, è potersi rilassare perché la nostra vita non dipende più dalle nostre capacità ma dalla sua grazia, è scoprire che la nostra vita può essere molto più piena, gioiosa e soddisfacente di quanto non sia stata fin'ora, è gustare già da ora la vita eterna.

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