C'è un'invenzione che da poco più di dieci anni ha rivoluzionato il nostro modo di guidare, almeno lo ha rivoluzionato a me: il navigatore. Non so quanto voi lo utilizziate, io molto spesso. Permette di risparmiare molto tempo e ci evita di dover consultare cartine e mappe ogni volta che dobbiamo raggiungere una destinazione nuova. Il navigatore però, perché sia efficace, deve essere seguito con meticolosità. Ci sono alcune persone che lo attivano e poi fanno di testa loro e se dice di girare a sinistra loro girano a destra perché sono convinti di saperne di più.
Nella vita abbiamo bisogno di guide, di chi ci indica la strada, punti di riferimento sicuri che ci aiutino a fare le nostre scelte secondo verità. I nostri primi punti di riferimento sono i genitori, i nonni, gli zii, un fratello maggiore, poi intervengono gli insegnanti, i catechisti, i sacerdoti... Tanti sono coloro che, soprattutto nell'arco della nostra fanciullezza e adolescenza, sono stati per noi guide e modelli. Diventati adulti continuiamo ad aver bisogno di una guida, impariamo ben presto che il nostro semplice giudizio troppo spesso si rivela errato. Ci portiamo dietro il bagaglio dei principi e delle verità che ci sono state insegnate ma spesso non sono sufficienti, abbiamo bisogno di chi ci indica, di volta in volta, cosa scegliere, come comportarci.
È importante, allora, chiederci chi sono le nostre guide, chi abbiamo scelto come punto di riferimento, da chi ci lasciamo guidare. Non illudiamoci, abbiamo sempre qualcuno o qualcosa che ci guida, potrebbe anche non essere una persona in carne e ossa, potrebbe essere un'ideologia politica, una teoria economica, una filosofia morale ma un navigatore che ci indica quali scelte compiere c'è sempre.
Un cristiano non può che avere un unico maestro e un'unica guida: il Signore Gesù.
Solo Gesù, infatti, ci rivela la verità della nostra vita, ce ne fa comprendere il senso pieno, ce ne fa conoscere il fine, attraverso la sua Parola e attraverso l'insegnamento della sua Chiesa.
Nel tempo che viviamo ci sono alcuni -pastori e laici- che criticano l'insegnamento del Papa e del Magistero della Chiesa generando non poca confusione nei fedeli. Più di tanto non dobbiamo preoccuparcene: ci sono sempre stati, in tutte le epoche della storia della Chiesa. Ricordiamo sempre che la guida deve essere il Signore Gesù e che quindi ogni insegnamento dei Pastori deve essere conforme a quanto Gesù ha detto e ha fatto e che i Vangeli ci raccontano. Il criterio di discernimento, quindi, è il Vangelo, meglio ancora tutta la Scrittura e non una sola parte di essa, non un solo versetto. Con un minimo di abilità e di conoscenza biblica si potrebbe far dire alla Scrittura tutto e il suo contrario, basta saper scegliere bene i versetti. È un po' quello che qualche giornalista senza scrupoli fa quando taglia e incolla varie parti del discorso di un qualunque personaggio pubblico dando l'impressione che abbia detto anche il contrario di ciò che ha effettivamente voluto comunicare. È molto importante, quindi, che ci formiamo una buona conoscenza del Vangelo e di tutta la Scrittura, conoscenza che non si acquisisce con uno studio accademico ma nella preghiera, lasciandoci illuminare dallo Spirito Santo, nell'ascolto dei pastori che insegnano secondo il Vangelo e nel confronto con i fratelli. Tutto questo è importantissimo per due ragioni: per lasciarci sempre e solo guidare dal Signore Gesù e perché quando ci troviamo noi ad essere guide di altri non insegniamo cose nostre ma la verità di Dio. Dobbiamo guardarci da chi, come i farisei del Vangelo di oggi insegnano teorie proprie ma dobbiamo anche fare attenzione a non diventare come loro e a insegnare ai figli, ai nipoti, agli alunni e a tutti quelli che si affidano alla nostra guida le nostre convinzioni ma solo e unicamente a fidarsi del Signore Gesù, lui solo dona gioia vera.
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