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sabato 9 novembre 2013

Vita da risorti - Riflessioni sul Vangelo di domenica 10 novembre 2013

Dicono che in questa vita ci sia una sola cosa certa: la morte. Sarà anche vero ma  a me questa prospettiva proprio non piace e non ho alcuna intenzione di farmela piacere!
Ma andiamo con ordine.
Al tempo di Gesù c'era un gruppo di fedeli israeliti che non credevano alla resurrezione annunciata da profeti come Ezechiele o Osea (solo per citarne un paio), erano convinti che esistesse solo questa vita e la morte fosse la conclusione di tutto. Oggi i sadducei non ci sono più ma la loro visione della vita e della morte è ancora ampiamente diffusa.
A nessuno fa piacere parlare della morte ma è proprio da come la consideriamo che dipende il nostro modo di vivere.
Quanti la pensano come i sadducei devono sbrigarsi a vivere e vivere bene, perché è vero che la morte è l'unica cosa certa ma nessuno sa quando arriva. Così chi ha come unica prospettiva la tomba, la fine di tutto, cerca di farsi bastare quello che riesce ad accaparrarsi in questa vita, vive prendendo da chi gli sta intorno, si trova costretto ad elemosinare affetto, amore, interesse, attenzione; le amicizie deve sceglierle bene, che non gli diano problemi, anzi che siano sempre disposti a colmare i suoi bisogni, ad assecondare i suoi desideri, anche il matrimonio è un prendere, sposano la persona che soddisfa i loro bisogni del momento.
Pensate che la mia analisi sia esagerata? Lo vorrei anche io ma se aprite bene gli occhi e vi guardate intorno vi accorgerete che è così, che molte persone vivono prendendo da chi hanno accanto e anche quando danno qualcosa è perché si aspettano altro in cambio.
Gesù ci propone qualcosa di molto differente: la Vita eterna!
Ma cos'è la vita eterna? Tecnicamente funziona così: al momento della morte la nostra anima, che è immortale, sale a Dio mentre il nostro corpo si corrompe e torna ad essere quello che era: terra.
Questa situazione è però temporanea, dura solo fino all'Ultimo Giorno quando il Signore farà risorgere i nostri corpi dalla terra (non chiedetemi come farà, ma fidatevi ché Lui le cose le sa fare e le fa sempre bene), li riunirà alle nostre anime e ci renderà simili a Lui risorto e vivremo nell'eternità del suo Amore.
Questa sembrerebbe una pia e confortante teoria, un bel racconto, ma Gesù non si limita a raccontare, non ci ha solo spiegato cosa sia la Vita eterna e cosa fare per averla, ce lo ha fatto vedere, è morto in croce ed è risorto per tracciarci la strada, ce lo ha dimostrato con la sua stessa vita.
Aspettate, mica è finita qui! Sì, perché la Vita eterna non è una realtà che vedremo solo dopo la nostra morte, è qualcosa che possiamo vivere già da oggi!
Con il dono del Battesimo il Signore ci ha già resi partecipi della sua resurrezione, ci ha già immersi nell'amore di Dio, ci ha resi capaci di amare e di vivere come fa Lui.
Coloro che accolgono il dono della Vita eterna iniziano a viverla già da ora, non prendono ma donano, la loro vita diventa un amore donato come è l'amore di Dio, si sposano ma non per prendere amore dal coniuge ma per donarsi a lui/lei totalmente e divenire l'uno per l'altra via al cielo.
Un figlio assomiglia a suo padre non solo nei tratti somatici ma anche nei modi e nei comportamenti, essere figli di Dio significa, quindi, assomigliare a Dio nei comportamenti, amare come ama Lui.
Se impariamo a vivere da figli di Dio la nostra vita cambia in modo radicale. La morte non sarà più il muro contro cui si infrange la nostra esistenza ma il passaggio attraverso cui entreremo nella nostra vera patria e così non ci farà più paura!
Vivere da risorti significa non dover più elemosinare affetto, attenzione, interesse dagli altri, non dover prendere da amici e parenti ma è imparare a donarsi per amore ai fratelli.
Agli altri, ai sadducei dei nostri giorni, sembra un atteggiamento da perdenti, da folli o da illusi, sembra una insensata rinuncia a godersi la vita, ma i risorti sanno che non solo non si perde nulla ma anzi ci si ritrova ricchi, ricchi di una gioia che nulla e nessuno potrà mai togliere.
Io ho scelto di vivere così, ho scelto di dare fiducia a Gesù, di credere a quello che mi ha detto e, finora, non solo non ho avuto motivi per ricredermi ma ne ho invece una lista lunghissima che mi conferma che ho fatto la scelta giusta!
Non mi interessa vivere con un piede nella tomba se posso vivere con il cuore nel Cielo!

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