Non c'è dubbio che Gesù appartiene a questa seconda categoria, a quella, cioè, di quelli che sono i primi a rimboccarsi le maniche e a guidare gli altri non dall'alto di un piedistallo ma dal basso della terra polverosa.

Il battesimo di Giovanni ormai non serve più perché è arrivato colui che battezza nello Spirito Santo, colui che porta la salvezza, colui che dona vita nuova.
Se però consideriamo la storia degli ultimi duemila anni ci potrebbe sembrare che in realtà le cose non sono poi tanto cambiate, questo tempo nuovo, questo tempo della salvezza non è poi così visibile. È vero, attorno a noi continuano odi, violenze, guerre e ingiustizie, l'umanità è ancora immersa nel peccato e noi stessi ci troviamo spesso a scegliere quello che sappiamo essere male.
Siamo nel tempo della salvezza ma non siamo costretti a viverlo! Il Signore Gesù non ce lo impone, non ci ordina di ricevere il suo Spirito, ce lo offre, ce lo dona, sta poi a noi accoglierlo e vivere alla sua luce.
Al momento del nostro battesimo anche per ciascuno di noi si sono aperti i cieli, è iniziata una nuova alleanza che Dio ha voluto fare con ciascuno di noi attraverso l'umanità del Figlio suo, donandoci il suo Spirito Santo. Anche noi siamo diventati figli amati, su di noi il Padre si è compiaciuto, ci ha salvato e ci ha donato la vita eterna. Ora sta a noi scegliere se tornare a vivere come se non fossimo battezzati continuando a scegliere il male, l'egoismo, il peccato oppure vivere ogni giorno la vita nuova che abbiamo ricevuto in dono, lasciandoci guidare dallo Spirito Santo, scegliendo di vivere nella giustizia, nella verità e nell'amore. Facciamo ogni giorno memoria del nostro battesimo e viviamo da veri figli di Dio, con il coraggio che deriva dalla certezza che non siamo mai soli ma che il Signore Gesù cammina accanto a ciascuno di noi e porta la sua salvezza in tutta la nostra vita.
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