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sabato 6 febbraio 2016

Mi fido di te - Riflessione sul Vangelo di domenica 7 febbraio 2016

A tutti sarà capitato un fallimento: un brutto voto a scuola, un errore al lavoro, una gara persa, un'iniziativa andata male. In quei momenti non abbiamo certo bisogno di qualcuno che ci faccia notare ancora di più il nostro errore o ci biasimi per la nostra incapacità, abbiamo bisogno di qualcuno che ci incoraggi, che ci sproni a rialzarci e ad andare avanti.
Doveva sentirsi un po' abbattuto Simon Pietro quella mattina quando, sulla riva del lago di Gennesaret risistemava le sue reti rimaste vuote, l'amarezza di una notte di lavoro infruttuosa gli faceva vedere tutto nero. "Sono cose che capitano" gli deve aver detto qualcuno, qualcun altro deve avergli dispensato qualche consiglio che suonava però come una critica. Poi arrivò Gesù, Simone lo conosceva già, glielo aveva presentato suo fratello Andrea, lo aveva ascoltato alcune volte e, come molti altri, era rimasto sorpreso dal suo insegnamento. Quella mattina però Simone non aveva molta voglia di ascoltare un lungo discorso, voleva solo finire di sistemare le sue reti e poi andarsene a casa a dormire un po'. Proprio quella mattina, però, Gesù scelse la sua barca come pulpito per insegnare, rifiutare non sarebbe stato educato così, forse un po' contro voglia, Simone si trovò ascoltatore privilegiato con un posto in prima fila. Terminato il suo insegnamento Gesù si rivolse direttamente a lui e gli disse di riprendere il largo e di gettare le reti. Che iniezione di coraggio e di fiducia in quelle parole, mentre tutti gli altri lo deridevano per non essere stato capace di prendere nemmeno un pesce, Gesù lo incoraggiava a non abbattersi, a riprovarci subito. Che sorpresa e meraviglia quando la rete iniziò a riempirsi al punto che quasi faceva affondare la barca. D'un tratto Simone comprese che quello che aveva davanti non era un maestro come gli altri, aveva davanti un uomo di Dio e nello stesso momento avvertì anche tutta la sua inadeguatezza, tutto il peso e la bruttura del suo peccato. "Allontanati da me, che sono un peccatore!" provò a dire a Gesù ma più cercava di allontanarlo e più Gesù gli infondeva coraggio. "Vieni con me, ti farò pescatore di uomini". Simone non sapeva cosa significasse essere pescatore di uomini ma Gesù, l'uomo di Dio, il Maestro, aveva così tanta fiducia in lui da chiedergli di diventare uno dei suoi, conosceva le sue debolezze eppure lo voleva con sé comunque. Fino ad allora nessuno si era mai fidato così tanto, tutti lo avevano deriso, criticato, tutti erano sempre stati pronti a evidenziargli le sue mancanze ma quell'uomo no, Gesù era stato l'unico ad incoraggiarlo, ad amarlo così com'era, con tutti i suoi difetti e le sue debolezze.
Davanti ad un amore così non c'è altro da fare che lasciare tutto e seguire quell'uomo così speciale.
Potremo pensare che Simon Pietro sia stato particolarmente fortunato a vivere un'esperienza del genere, beato lui, ci verrebbe da dire.
Ma Gesù viene anche nella nostra vita, viene a visitarci lì dove pensiamo di aver fallito, dove ci sembra di non essere capaci, di essere dei buoni a nulla e ci dice: "Coraggio! Prendi il largo! Getta le tue reti! Non aver paura, non pensare di non essere capace, non fermarti ai tuoi insuccessi! Io mi fido di te!" Per quanto possa sembrarci strano e assurdo il Signore Gesù vuole fidarsi di noi, conosce bene le nostre debolezze, i nostri difetti, eppure sceglie di fidarsi di noi, ci vuole con sé, vuole affidarci il suo amore perché lo portiamo ai nostri fratelli: in casa, tra gli amici, al lavoro, in tutte le situazioni della nostra vita.
Ci sarà successo spesso di trovare chi ci critica, forse avremo avuto la fortuna di incontrare qualcuno che ci ha incoraggiato ma non incontreremo mai nessuno che si fidi di noi più che il Signore Gesù. senza aver paura di questo amore grande e incomprensibile facciamo anche noi come ha fatto Pietro, lasciamo tutto, lasciamo le nostre certezze e le nostre sicurezze che ci hanno spesso portato a fallimenti e seguiamo lui, lasciamoci coinvolgere nel suo progetto di salvezza, troveremo anche noi come Simon Pietro la gioia della nostra vita.

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