
Ma siamo così sicuri di essere così diversi? Siamo certi che anche a noi non interessi più di ottenere quello che vogliamo che accogliere quello che il Signore vuole donarci? Se ci fossimo stati noi, quel giorno, nella sinagoga di Nazaret,come ci saremmo comportati? Avremmo accolto e gioito dell'annuncio del compimento della salvezza di Dio o avremmo preteso anche noi un miracolo? Avremmo saputo gioire di una salvezza che è per tutti gli uomini o ci saremmo indignati davanti al rifiuto di Gesù a lasciarsi trattare come una macchinetta sforna-miracoli?
Vorremmo poter dire che avremmo gioito dell'annuncio di Gesù ma, molto più probabilmente, ci saremmo uniti al coro delle proteste. Quante volte chiediamo al Signore di risolverci i nostri problemi così come gli indichiamo? Quante volte non sappiamo alzare lo sguardo e vediamo solo la nostra vita, i nostri interessi?
Scegliamo, allora, oggi, di cambiare atteggiamento verso il Signore, scegliamo di lasciarci condurre ad aprire lo sguardo, a contemplare la grandezza dell'annuncio di salvezza, a contemplare la bellezza dell'amore di Dio! Il Signore Gesù viene a donarci una salvezza che è per tutti, che raggiunge tutti, di cui tutti dobbiamo gioire. Viene a colmarci della sua carità che non è invidiosa, che non tiene conto del torto subito, che supera tutto che cerca costantemente la comunione.
Lasciamoci colmare di questa grazia, alziamo lo sguardo e impariamo a gioire della salvezza di tutta l'umanità, solo così scopriremo la gioia che il Signore ha preparato per noi.
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