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sabato 30 gennaio 2016

Gioire dell'annuncio di salvezza - Riflessione sul Vangelo di domenica 31 gennaio 2016

Si dice che c'è più gioia nel dare che nel ricevere e forse è vero. Che bello poter dimostrare il nostro amore, il nostro affetto a qualcuno con un dono, con un gesto, con un'attenzione, ci scalda il cuore, ci fa gioire davvero. Che amarezza, però, quando scopriamo che la persona a cui tenevamo tanto e che sembrava ricambiare il nostro affetto in realtà era interessata solo a ottenere un favore, un vantaggio, a sfruttarci per i propri interessi. Temo sia una esperienza che abbiamo fatto tutti e ben sappiamo quanto sia deludente.
Forse deve essere stata questa stessa delusione che Gesù deve aver provato nella sinagoga di Nazaret in quel sabato che diede inizio al suo ministero di predicazione. La situazione sembrava delle migliori, era tra i suoi, circondato di visi conosciuti, molti lo avevano visto crescere, con gli altri aveva condiviso gli anni della giovinezza, le esperienze dell'adolescenza, era, in fondo, a casa sua. Con quale trepidazione aveva annunciato, proprio ai suoi amici più cari "Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltata", felice che fossero proprio loro che lo avevano conosciuto fin da quando era bambino, i primi a conoscere questa buona notizia, questo annuncio di gioia. Che amarezza deve aver provato quando ha scoperto che i suoi cari erano interessati ad altro, dell'annuncio di salvezza, del compimento delle promesse di Dio, non sapevano che farsene, loro volevano miracoli e guarigioni! Che ingrati! Ci verrebbe da dire...
Ma siamo così sicuri di essere così diversi? Siamo certi che anche a noi non interessi più di ottenere quello che vogliamo che accogliere quello che il Signore vuole donarci? Se ci fossimo stati noi, quel giorno, nella sinagoga di Nazaret,come ci saremmo comportati? Avremmo accolto e gioito dell'annuncio del compimento della salvezza di Dio o avremmo preteso anche noi un miracolo? Avremmo saputo gioire di una salvezza che è per tutti gli uomini o ci saremmo indignati davanti al rifiuto di Gesù a lasciarsi trattare come una macchinetta sforna-miracoli?
Vorremmo poter dire che avremmo gioito dell'annuncio di Gesù ma, molto più probabilmente, ci saremmo uniti al coro delle proteste. Quante volte chiediamo al Signore di risolverci i nostri problemi così come gli indichiamo? Quante volte non sappiamo alzare lo sguardo e vediamo solo la nostra vita, i nostri interessi?
Scegliamo, allora, oggi, di cambiare atteggiamento verso il Signore, scegliamo di lasciarci condurre ad aprire lo sguardo, a contemplare la grandezza dell'annuncio di salvezza, a contemplare la bellezza dell'amore di Dio! Il Signore Gesù viene a donarci una salvezza che è per tutti, che raggiunge tutti, di cui tutti dobbiamo gioire. Viene a colmarci della sua carità che non è invidiosa, che non tiene conto del torto subito, che supera tutto che cerca costantemente la comunione.
Lasciamoci colmare di questa grazia, alziamo lo sguardo e impariamo a gioire della salvezza di tutta l'umanità, solo così scopriremo la gioia che il Signore ha preparato per noi.

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