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sabato 24 ottobre 2015

Grida forte, il Signore ti ascolta - Riflessione sul Vangelo di domenica 25 ottobre 2015

Se dovessimo descrivere con un'immagine la vita ideale potremmo utilizzare l'immagine di una passeggiata in un bel parco in una bella giornata di sole, serena e tranquilla. Spesso però la nostra vita non assomiglia ad una bella passeggiata, ma piuttosto ad un percorso ad ostacoli, ad un corso di sopravvivenza, spesso ci sentiamo come in un vicolo cieco, schiacciati dalle difficoltà e dalle fatiche, dai problemi e dalle sofferenze. Ci troviamo a mendicare affetto e attenzione da chi abbiamo intorno, ci sembra di non avere nulla se non il bisogno di tutto.
Così doveva sentirsi Bartimeo, cieco e mendicante, schiacciato dalle fatiche imposte dalla sua cecità, costretto a sperare nel buon cuore di chi si trovava a passargli accanto.
Tutto cambiò il giorno in cui gli passò accanto Gesù e lui, con tutto il fiato che aveva in corpo gli gridò "Figlio di Davide, abbi pietà di me" e non si fermò nemmeno quando tutti gli dicevano di tacere. Bartimeo sapeva, in cuor suo, che solo Gesù l'avrebbe potuto salvare così non smise di gridare, anzi alzò ancora di più la voce. Gesù ascoltava non solo con le orecchie ma col cuore e non gli sfuggiva mai un grido di aiuto, un'invocazione fatta con fede. Si fermò e lo fece chiamare. Bartimeo balza in piedi e si libera dell'unica sua ricchezza, il mantello, è così sicuro che l'incontro con Gesù sarà la cosa più importante che possa capitargli, tutto il resto ormai non conta più nulla.
È più che ovvio quale sia la necessità di Bartimeo eppure Gesù gli chiede "cosa vuoi che io faccia per te?" Il Signore non ama imporre nulla a nessuno, vuole una relazione libera con chi ha dinanzi, vuole che sia Bartimeo a chiedergli la vista, in piena libertà. Così avviene ma la risposta di Gesù rivela che c'è un miracolo ben più grande del recupero della vista che è avvenuto nella vita di Bartimeo: la fede. Il dono che Bartimeo ha ricevuto in quel giorno non è stato la vista ma la fede, la relazione con Dio.
Gesù dice a Bartimeo: "la tua fede ti ha salvato". Gli sarebbe servita a ben poco la vista se poi la sua vita fosse tornata ad essere un vicolo cieco affollato di sofferenze e preoccupazioni. Bartimeo ha sentito parlare di Gesù, ha scelto di fidarsi di lui, di chiedergli la cosa di cui più aveva bisogno ma non aveva ancora capito che quando si è trovato davanti al Signore la cosa più importante già l'aveva: la fede in lui. Infatti poi Bartimeo inizia a seguirlo.
Il Signore passa anche nelle nostre vite, cammina sulle strade della nostra esistenza, lo stesso Signore che ha ridato la vista a Bartimeo, passa anche accanto a noi mentre elemosiniamo dagli altri affetto, attenzione, riconoscimento, fama. Tendiamo l'orecchio come ha fatto Bartimeo, siamo pronti a riconoscere il suo passo e non temiamo, anche noi, di gridare forte "Signore Gesù, abbi pietà di me!" Sì gridiamo forte, con la voce del nostro cuore, non temiamo di disturbarlo, anche se tante voci della nostra vita ci diranno di tacere, ci diranno che non siamo degni della sua attenzione, che Gesù non può certo interessarsi a dei poveracci come noi, ha altre cose più importanti da fare. Non diamo retta a queste voci e continuiamo a gridare "Abbi pietà di me!" Il Signore Gesù ascolta il grido del nostro cuore e non lo lascia cadere si ferma e ci chiama a sé per guarirci, per ridonarci la luce , per colmarci della sua grazia. Lo fa con la sua delicatezza e tenerezza, non abbiamo paura di osare, di chiedere tanto, fidiamoci pienamente di lui e Gesù guarirà la nostra vita, le nostre cecità, ci darà occhi nuovi, capaci di riconoscere il suo amore, la sua luce.
Forse ci hanno insegnato che non bisogna scomodare il Signore per le nostre piccolezze, forse ci hanno insegnato a chiedere senza aspettare che poi le nostre preghiere siano esaudite, forse ci hanno insegnato a rassegnarci a tirare avanti come siamo.
Gesù oggi passa nella tua vita, grida a lui, invoca la sua misericordia, sii pronto a lasciare tutto per lui, scoprirai che l'unica cosa importante è la fede in lui, la relazione con lui perché quando siamo con Lui abbiamo tutto ciò che ci occorre, tutto il resto non conta.

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