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sabato 5 settembre 2015

Ascoltatori attenti, annunciatori veraci - Riflessione sul Vangelo di domenica 6 settembre 2015

Nelle scorse settimane sono stato a Lourdes e, ancora una volta, mi sono stupito per le tante persone che vi giungono da ogni luogo della terra. Alla processione mariana della sera si prega il Rosario recitando le Ave Maria in molte lingue differenti e questo mi fa sempre pensare quanto sia importante il linguaggio nella vita di ciascuno di noi. Fa talmente parte della nostra quotidianità che forse non ci facciamo nemmeno più caso ma poter ascoltare chi abbiamo davanti e poterci esprimere sono doni preziosi.
Quante parole ogni giorno affollano la nostra vita, quante parole ascoltate e quante parole dette.
Ma siamo sicuri di ascoltare le parole giuste? Siamo sicuri che quello che diciamo sia davvero espressione di quello che siamo?
A pensarci bene ci possiamo facilmente rendere conto che non sempre ciò che ascoltiamo ci fa bene, spesso ci troviamo ingannati o ci vengono proposte come vere e corrette idee che non sono che semplici opinioni o addirittura menzogne. Quando poi ci troviamo a discutere o a litigare con qualcuno ci capita sempre di dire cose che non pensiamo veramente, che non ci rappresentano, in quel momento parlano le nostre emozioni, la nostra ira e la nostra superbia oppure per paura o per preoccupazione scegliamo la menzogna piuttosto che dire la verità.
Tutte queste cose rendono pensante la nostra vita, la complicano, ci dividono dagli altri, creano inimicizie, sospetti e separazioni.
Nella vita, allora, è importante scegliere bene a chi dare ascolto e cosa dire.
Il giorno del nostro battesimo il sacerdote ha compiuto su ciascuno di noi lo stesso gesto che Gesù compie sul sordomuto del Vangelo di questa domenica. Ci ha toccato le orecchie e la bocca e ha detto "Il Signore Gesù che fece udire i sordi e parlare i muti ti conceda presto di ascoltare la sua parola e di professare la tua fede a gloria di Dio Padre".
Gesù, attraverso il sacerdote, suo ministro, ha toccato anche le nostre orecchie per aprirle alla sua parola, rendendoci capaci di ascoltare la sua voce e a distinguerla tra le tante voci della vita quotidiana. Ogni giorno siamo bombardati da tante voci diverse, molte ci dicono cose opposte e spesso ci troviamo indecisi, ci sembra che le argomentazioni siano valide da entrambe le parti e non sappiamo decidere chi abbia ragione, dove sia la verità. Dobbiamo fare attenzione, però, alle voci del mondo, sono sempre interessate, cercano sempre di convincerci per poter trarre vantaggi dalla nostra adesione.
Impariamo a dedicare tempo, invece, all'ascolto della Parola di Dio, impariamo ad avere una familiarità con il Signore, con quello che vuole dirci. Sappiamo che Gesù non ci mente, non ha interessi personali, la sola cosa a cui tiene è la nostra gioia, la nostra pace e la nostra salvezza. Sarebbe buona cosa se scegliessimo di dedicare ogni giorno un po' di tempo all'ascolto del Vangelo. Inizialmente possono bastare anche solo pochi minuti, man mano che proseguiremo impareremo a riconoscere il Signore che parla alla nostra vita svelandocene giorno per giorno la verità più profonda, scopriremo che risponde davvero ai nostri interrogativi più profondi, se davvero decidiamo di ascoltarlo.
Gesù guarisce anche la nostra parola, ci rende capaci di esprimere ciò che abbiamo nel cuore, di lasciar emergere la verità di ciò che siamo, di annunciare la nostra fede, la nostra relazione di fiducia con lui.
Nel mondo in cui viviamo diventa ogni giorno più difficile esprimere la propria scelta di fede, spesso si viene derisi o messi a tacere. Le posizioni, le idee, le opinioni di chi è credente vengono scartate a priori, bollate come bigotte e fuori dal tempo così spesso ci scoraggiamo o ci lasciamo intimorire e ci chiudiamo in un vero e proprio mutismo su ciò che riguarda il nostro essere cristiani.
Non si tratta di iniziare crociate contro il mondo ma è importante poter esprimere la nostra fede, è importante che le nostre parole corrispondano a quello che abbiamo nel cuore, che ciò che esprimiamo con la lingua risplenda della luce della fede che il Signore ha acceso in noi.
Chiediamo, in questa domenica, un dono speciale dello Spirito Santo affinché ci renda ascoltatori attenti della Parola di Dio che smascheri le tante menzogne del mondo e ci doni il coraggio di annunciare con serenità e fiducia la gioia della vita con il Signore Gesù.

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