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sabato 22 marzo 2014

La fonte dell'eterna giovinezza - Riflessioni sul Vangelo di domenica 23 marzo 2014

Dai racconti della mia famiglia pare che la prima parola di senso compiuto che io abbia pronunciato sia stata "acqua". La sete è il primo stimolo che impariamo a distinguere e a trovare il modo di soddisfare perché ne va della nostra sopravvivenza.
Tutti proviamo una sete che potremmo chiamare materiale, una sete di acqua come sostanza, ma proviamo anche una sete spirituale, una sete di gioia, di pace, di serenità... di vita! Desideriamo una vita bella, piena e sempre giovane, tutti vorremmo trovare la mitologica "fonte dell'eterna giovinezza".
Anche la donna samaritana aveva sete quel giorno in cui incontrò Gesù al pozzo di Giacobbe, pensava di avere sete di acqua materiale ma era un'altra sete che il Signore voleva estinguere: la sete d'amore, di comprensione, di attenzione, che la donna aveva cercato di calmare attraverso scelte che, col tempo, si erano rivelate sbagliate, in relazioni che l'avevano lasciata più arida di prima.
Anche noi cerchiamo di estinguere la nostra sete di amore, di gioia e di vita in tanti modi, con la carriera, con la ricchezza, nelle relazioni affettive, nei divertimenti, tante situazioni che ci danno l'illusione di restare giovani e di dissetarci ma poi ci troviamo più assetati di prima.
Gesù offre alla donna samaritana -e a ciascuno di noi- una fonte nuova, diversa, che disseta veramente, coloro che ne bevono non avranno più sete in eterno. Questa fonte è il suo amore!
Solo l'amore di Dio può estinguere l'arsura che è in noi, può donare al nostro cuore la pace e la gioia che desidera. Quando viviamo nell'amore di Dio ci sentiamo sempre giovani, anche se il nostro corpo è invecchiato e pieno di acciacchi. Chi ha Dio nel cuore, chi lo ha accolto nella propria vita è sempre nella gioia dello Spirito Santo e vive nella giovinezza di Dio.
A ben guardare, quindi, la mitologica "fonte dell'eterna giovinezza" non è poi tanto difficile da trovare, anzi ci siamo già stati immersi: il nostro Battesimo!
Nel Battesimo vengo immerso (battezzare significa immergere) nell'amore del Padre, nella morte e risurrezione di Gesù, nella vita dello Spirito, dunque noi siamo già stati dissetati di quell'acqua che Gesù ha promesso alla samaritana, dunque non avremo più sete in eterno.
Perché, allora, continuiamo a cercare in altro le nostre soddisfazioni?
Perché non sappiamo fidarci del tutto di Dio e non ci lasciamo dissetare dal suo amore ma preferiamo cercarci da soli acque stagnanti che ci danno una prima sensazione di benessere ma poi ci lasciano l'amaro in bocca.
Ancora una volta, è solo questione di fiducia, fidiamoci di Dio e cerchiamo in Lui solo la fonte dell'acqua che ci disseta, molti attorno a noi continueranno a tentare di bere dalle fonti di questo mondo e forse ci sembrerà di vederli soddisfatti ma quello che deve essere dissetato è il cuore e se impariamo ad ascoltarlo ci dirà che solo l'amore di Dio disseta veramente.
C'è però ancora una precisazione che Gesù fa alla donna di Samaria: non solo le propone un'acqua che disseta in eterno ma le promette che quell'acqua diventerà in chi la beve "una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna". L'amore di Dio non solo estingue la nostra sete più profonda ma ci rende fonte per i fratelli, ci fa diventare fonte d'amore perché anche coloro che il Signore mette sulla nostra strada possano incontrare il Signore Gesù ed essere dissetati dal suo amore.

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