Pagine

venerdì 6 novembre 2015

Tutto quello che abbiamo per vivere - Riflessione sul Vangelo di domenica 8 novembre 2015

Una volta, l'unico tipo di telefono esistente era quello fisso e accanto aveva sempre la rubrica su cui segnare i numeri di telefono di parenti, amici, dell'elettricista, dell'idraulico e del medico. Oggi tutti abbiamo gli smartphones che, tra le mille funzioni che svolgono, hanno anche la rubrica di tutti i nostri contatti permettendoci di ordinarla secondo i nostri criteri. Possiamo così indicare alcuni numeri come preferiti così da averli subito a disposizione. Sì perché ognuno di noi ha tante amicizie ma non sono tutte uguali, ci sono amici per i quali siamo sempre pronti e disponibili e altri ai quali ci dedichiamo solo quando ne abbiamo voglia.
Ci sono amici per i quali siamo disposti a rinunciare ai nostri progetti, alle nostre comodità, al riposo e al relax, ce ne sono altri a cui rispondiamo solo se proprio non abbiamo nient'altro di meglio da fare. Ad alcuni siamo disposti di donare tutto quello che abbiamo, ad altri solo il superfluo.
Non tutte le persone con cui siamo in relazione hanno per noi la stessa importanza, inutile negarlo, ma è del tutto umano. Anzi, se vogliamo capire quanto teniamo ad una persona chiediamoci cosa siamo disposti a fare per lei, quanto di noi siamo disposti a donare. 
Nel Vangelo di questa domenica Gesù è nel tempio e con i suoi discepoli guarda la gente che entra e getta la propria offerta nel tesoro: ci sono tanti ricchi che gettano tante monete tintinnanti e poi c'è una povera vedova che vi getta solo due spiccioli. Uno sguardo umano porta a pensare che i ricchi abbiano contribuito molto di più ma Gesù, che legge i cuori, svela ai suoi discepoli che la povera vedova ha dato molto più degli altri perché ha dato tutto quello che aveva. 
Sappiamo bene che il Vangelo non è solo una cronaca di fatti avvenuti duemila anni fa, parla a ciascuno di noi e questa domenica ci chiede: e tu? Cosa sei disposto a dare a Dio? Gli doni il superfluo o tutto quello che hai, tutta la tua vita?
Tante volte, forse senza nemmeno rendercene veramente conto, diamo a Dio solo il superfluo, siamo presi da mille impegni, mille progetti, mille necessità, e gli dedichiamo solo pochi minuti al giorno per una rapida preghiera. Magari ci sembra di aver dato tanto ma se guardiamo bene si tratta solo del superfluo, abbiamo paura a dare altro, a rinunciare alle nostre aspirazioni, ai nostri desideri e piaceri, temiamo di non avere poi abbastanza per noi. 
Forse pensiamo di non avere abbastanza, che quello che possiamo dare al Signore è poco perché magari siamo avanti in età e le forze ci hanno abbandonato, magari siamo giovani ma abbiamo mille impegni lavorativi, familiari, di studio, ci sembra che non resti gran che da offrire. Non importa! Impariamo ad offrire al Signore tutta la nostra vita, i nostri progetti, le nostre aspirazioni, i nostri impegni, le nostre azioni, offriamogli tutta la nostra vita senza la paura di restare senza il necessario, Dio si prende cura di noi, non ci fa mancare nulla. 
Ma come si fa a dare al Signore tutta la nostra vita? Significa che dobbiamo scegliere tutti la vita consacrata? No! O meglio, sì! La nostra vita è già consacrata, lo è dal giorno del nostro battesimo. Basta ora scegliere di vivere secondo il nostro battesimo. Donare a Dio la nostra vita significa mettere tutto quello che siamo e abbiamo a sua disposizione affinché faccia di noi degli strumenti della sua salvezza. Detto così sembra difficile, faticoso, impegnativo, invece basta solo fidarsi di lui, lasciando che ci coinvolga nel suo disegno di salvezza. Basta non aver paura di rinunciare a ciò che ci fa comodo e ci piace ed essere pronti a lasciarci smobilitare dalle occasioni della vita. Basta essere disposti a farci insegnare ad amare come ama lui, senza paura di restare senza nulla perché, in fin dei conti, l'unica cosa di cui abbiamo veramente bisogno nella vita è l'amore! 
Donare tutto quello che abbiamo per vivere a Dio non è altro che questo iniziare ad amare come ama lui, in modo del tutto gratuito e libero. Non c'è bisogno di chiedersi: cosa devo fare? L'amore non sta mai con le mani in mano, si mette sempre in azione per compiacere l'amato. Lasciamo che Dio trasformi la nostra vita in amore donato e troveremo la gioia senza fine. 

Nessun commento:

Posta un commento