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sabato 25 luglio 2015

Fidarsi di colui che fa nuove tutte le cose - Riflessione sul Vangelo di Domenica 26 luglio 2015

Diciamoci la verità, a nessuno sono mai piaciuti i compiti in classe, le interrogazioni, gli esami, da studenti ne avremmo fatto tutti volentieri a meno. Eppure erano utili perché ci permettevano di verificare quale fosse realmente la nostra preparazione. Anche se questo importantissimo scopo lo abbiamo compreso solo molto tempo dopo.
Dicono che gli esami non finiscono mai, è proprio vero!
È molto importante imparare ad esaminarsi, ad esaminare i propri pensieri e i propri sentimenti perché da essi dipendono le scelte della nostra vita.
Il Vangelo di questa domenica racconta il celebre episodio della moltiplicazione dei pani.
Gesù chiede a Filippo un suggerimento di come trovare cibo per tutta la folla accorsa e l'evangelista nota che gli pone questa domanda "per metterlo alla prova". Non è certo Gesù ad avere bisogno di verificare la fede di Filippo, è l'Apostolo che ha bisogno di chiedersi cosa pensa veramente di Gesù.
Se quello fosse stato un esame universitario Gesù avrebbe suggerito a Filippo di tornare all'appello successivo. Ma qual è il problema di Filippo?
Filippo non sa fidarsi pienamente di Gesù, non ha compreso ancora che Gesù può rompere gli schemi a cui siamo abituati, che può dar da mangiare a cinquemila persone con soli cinque pani.
Succede anche a noi di trovarci in situazioni in cui le nostre risorse sono a dir poco ridicole rispetto al compito da assolvere, alla necessità del momento, cosa facciamo? Di solito ci lasciamo prendere dall’ansia e dall’angoscia, cerchiamo soluzioni che, a volte, non sono nemmeno del tutto secondo la verità e la giustizia. Cosa dovremmo fare, invece? Fidarci di Dio! Dirgli: "Signore tu sai tutto, tu sai in quale situazione mi trovo, tu sai quali sono le mie possibilità, io te le metto tutte a disposizione, come il ragazzo del Vangelo, poi pensaci tu!" E se Gesù con cinque pani ha dato da mangiare a cinquemila persone volete forse che non possa risolvere anche le nostre difficoltà? Certo, devono essere difficoltà concrete e necessità reali. Non è che possiamo chiedere al Signore che ci faccia trovare i soldi per fare un mese di vacanza ai Caraibi in resort cinque stelle! Ma per ciò che è realmente necessario, che non è un capriccio o un’ingiustizia, impariamo ad affidarci davvero al Signore Gesù. Ci chiede solo due cose: che gli mettiamo a disposizione tutto quello che abbiamo, tutto! e che ci fidiamo pienamente di lui. Se guardiamo alla vita di molti santi, anche molto recenti, troviamo innumerevoli episodi in cui tutto sembrava perduto, sembrava che il poco che c’era non potesse bastare e invece il Signore non ha fatto mai mancare nulla. Fidiamoci, lasciamolo agire nella nostra vita, affidiamogli tutto ed egli provvederà a tutto ciò di cui abbiamo bisogno.

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