Quante persone attorno a noi sono convinte che quella che viviamo su questa terra sia l'unica vita che ci è data e quindi va vissuta sfruttando ogni possibilità di felicità... Qualcuno è disposto a pensare che, forse, qualcosa dopo la morte c'è, ma come sia e cosa sia non è ancora momento di scoprirlo.
Noi, invece, che partecipiamo alla Messa ogni domenica, noi che siamo, tutto sommato, buoni cristiani, sappiamo che il Signore è risorto per noi, che c'è il Paradiso e speriamo di andarci... il più tardi possibile...
Se le cose stessero davvero così, la vita che stiamo vivendo sarebbe un corso di sopravvivenza piuttosto crudele, sul modello di alcuni reality televisivi che oggi vanno tanto di moda, in cui il Paradiso è il premio finale per chi è riuscito ad arrivare fino in fondo.
Gesù però non ci ha chiamati ad un reality ma alla vita eterna, il Paradiso non è un miraggio lontano a cui cerchiamo di arrivare ma una realtà che è già accanto a noi, che ci è già offerta oggi.
Gesù rivela ai suoi discepoli (e quindi anche a noi) che non ci abbandona, che ci dona il suo Santo Spirito, il Paraclito (che significa "chiamato vicino") che sta sempre con noi affinché non ci sentiamo più soli, orfani.
Quanta solitudine attorno a noi, quante persone che si sentono sole e quante volte anche noi ci sentiamo soli perché ci sentiamo incompresi, abbandonati alle nostre paure, ai nostri dolori.
Il Signore Gesù ci dice "Non aver paura! Non ti lascio solo, non ti lascio orfano! Ti dono il mio Spirito! Ti accolgo nel mio amore, nell'amore che c'è tra me e il Padre! Vengo ad abitare in te e faccio abitare te in me!"
Il Paradiso non è un luogo ma uno stato di vita, è stare con Dio, nel suo amore, è il sapersi amati in modo smisurato, infinito, è il sentirsi accolto sempre e comunque, senza se e senza ma, senza dover essere diverso da quello che sono, con tutte le mie fragilità, le mie debolezze e anche con tutti i miei peccati... perché l'amore di Dio è sempre più grande del mio peccato.
Gesù ci chiede solo di aprire gli occhi del cuore, di iniziare a riconoscere anche quella realtà che non può essere percepita con gli occhi del corpo, la realtà dello Spirito che è reale quanto quella materiale, anzi che è molto più vera! Quante volte le cose che vediamo coi nostri occhi e che pensiamo vere si rivelano poi false!
Ma come si fa ad imparare a riconoscere la realtà dello Spirito? Bisogna solo scegliere di amare il Signore Gesù, decidere di dargli fiducia, di credere che veramente Egli ci salva, che ha dato la sua vita per noi. Non serve altro perché scegliendo di amarlo ci lasciamo anche amare da Lui e il suo amore ci insegna ad amare i fratelli proprio perché amati da Lui. Decidere di amare il Signore ci pone in una vita d'amore vero che apre i sensi del nostro spirito e ci fa riconoscere che il Signore mi ha già donato il Paradiso perché è venuto ad abitare in me riempiendo tutta la mia esistenza del suo amore vero.
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