Tutti abbiamo bisogno di serenità, di gioia, di pace, tutti desideriamo poter stare bene, poter essere felici perché qualcosa di bello è successo nella nostra vita.
Dobbiamo ammettere, però, che c'è gioia e gioia, ci sono notizie che ci rallegrano per un po', altre che ci danno una gioia profonda che non lascia più il nostro cuore. Siamo contenti se la squadra del cuore ha vinto una partita ma non ha nulla a che vedere con la nascita di un figlio o di un nipotino!
Ciò che dà veramente gioia e serenità al nostro cuore è l'amore: se qualcuno ci chiama o ci manda un messaggio per dirci che ci vuole bene, tutti, anche i più burberi, non possiamo che gioirne.
È naturale, sapete? Sì, perché il nostro cuore è fatto per l'amore e quando si scopre amato non può che gioire!
Attenzione, però! Nel mondo in cui viviamo spesso l'amore è confuso con altre cose ben diverse. Chiamiamo amore la soddisfazione dei nostri capricci o dei nostri bisogni, una passione passeggera, un o sfizio che vogliamo toglierci, emozioni forti che però si dileguano presto come la neve al sole.
L'amore vero è un'altra cosa, l'amore vero è concreto, si esprime in gesti concreti, cerca il bene dell'amato anche a discapito del proprio. Quando si ama veramente si cerca la gioia della persona amata e si è disposti a sacrificare la propria pur di rendere l'altro felice. Non penso servano esempi, ne abbiamo tanti sott'occhio.
Non c'è nulla che ci possa far gioire come il vederci destinatari di un gesto d'amore concreto, quando qualcuno rinuncia a se stesso per donarsi a noi ne rimaniamo sempre colpiti e il cuore ci scoppia di gioia.
Questa domenica il Signore vuole farci scoppiare il cuore di gioia, una gioia vera e piena, che niente e nessuno potrà mai toglierci, che ci darà conforto nei momenti difficili, che ci darà speranza nelle fatiche. La pagina di Vangelo di questa domenica ci mostra tutto l'amore di Dio per ciascuno di noi.
"Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna". L'amore vero si fa concreto, rinuncia a ciò che ama per amore dell'amato: il Padre ci ha amato così tanto da dare il suo Figlio Unigenito per noi. un genitore è sicuramente pronto a dare la vita per i figli ma non darebbe mai la vita del proprio figlio per un altro, specie per uno che si è ribellato. Invece il Padre ci ama così tanto da aver dato la vita del proprio Figlio per donare a noi la vita eterna, per offrirci la possibilità di tornare alla comunione con lui. Vedete quale grande amore ha Dio per ciascuno di noi?
L'amore del Padre si concretizza anche nel fatto che la vita eterna ci è offerta, non imposta: l'amore è sempre libero!
Per accogliere questo dono immenso che è la vita eterna dobbiamo solo credere nel Figlio di Dio, nel Signore Gesù.
In tanti colloqui, chiacchierate, discussioni, mi sono fatto l'idea che la maggior parte delle persone pensano che la fede sia un atto dell'intelletto, che credere significhi ammettere l'esistenza di Dio pur senza mai averlo visto, senza però che questo porti ad una relazione personale.
Credere, invece, è un atto d'amore! Credere è amare il Signore Gesù, fidarsi di lui, lasciarsi guidare dalla sua Parola, accogliere la verità della nostra vita che è venuto a donarci. Credere è amare il Padre e affidarsi a lui con la fiducia di figli che sanno di essere amati di un amore immenso e tenerissimo. Credere è lasciarsi plasmare dallo Spirito Santo, permettergli di illuminare la nostra vita, le nostre scelte, i nostri comportamenti affinché siano sempre nella verità, affinché non ce ne dobbiamo mai vergognare e tenere nascosti ma possiamo sempre camminare a testa alta, sereni di essere nel giusto.
Molte persone mi hanno chiesto come si fa ad avere fede o perché alcuni credono e altri non ci riescono. Per credere dobbiamo solo scegliere di amare e di lasciarci amare da Dio, è molto più facile di quanto non sembri, non servono speculazioni teologiche o studi esegetici, basta lasciare che il nostro cuore faccia quello per cui è stato fatto: amare!
In questo tempo di Quaresima preghiamo contemplando il Crocifisso, guardiamo oltre al dolore e alla sofferenza, scopriamo l'amore che Gesù ha avuto per noi, ma impariamo anche a guardare al di là, a contemplare anche l'amore del Padre che ha dato suo Figlio per noi. La gioia che lo Spirito riverserà nel nostro cuore sarà una fonte inesauribile di gioia e di serenità, che niente e nessuno potrà mai toglierci.
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