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venerdì 13 giugno 2014

Una continua sorpresa - Riflessione sul Vangelo di domenica 15 giugno 2014

Uno degli elementi più belli di un'amicizia è che, per quanto conosci l'amico, rimane sempre una sorpresa continua, anche se ci si frequenta da molto tempo e si sono condivise molte esperienze, ogni giorno c'è qualcosa di nuovo da scoprire, così come noi siamo una sorpresa continua per i nostri amici. 
La relazione che abbiamo con Dio è una relazione personale il che significa che anche Dio è per noi una sorpresa continua, anzi lo è molto di più di tutti i nostri amici e conoscenti messi insieme. 
Questa domenica la Chiesa ci fa celebrare la solennità della Santissima Trinità, ci invita a guardare a Dio che è Uno e anche Trino... ma com'è questa cosa?
Quanti hanno svolto il compito di catechista sanno bene che è uno degli argomenti più difficili da trattare con i bambini e i ragazzi... Come può Dio essere Uno e nello stesso tempo essere in Tre? Argomento difficile perché nemmeno noi abbiamo trovato la risposta a questa domanda...
Ma è proprio qui il problema: vogliamo trovare una risposta, vogliamo poter spiegare Dio, più o meno come si fa con il teorema di Pitagora... e però non ci riusciamo!
Invece, allora, di provare a spiegare Dio, cerchiamo di conoscerlo di più... come si fa? Esattamente come con tutte le altre persone: frequentandosi, ascoltandosi, dialogando.
Dio si presenta a noi e ci dice di Sé:  «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà». 
Quante volte pensiamo che Dio sia un giudice severo che non attende altro che poterci bacchettare. Molte volte, parlando con le persone, specie nella confessione, mi accorgo che l’idea di Dio più diffusa è quella di un capo esigente che ci chiede un comportamento irreprensibile, altrimenti punizione! Ma è anche molto diffusa l’idea di un Dio distratto che si dimentica di noi, che ci lascia in balia delle nostre difficoltà, delle malattie, delle disgrazie. Ma tutto questo non è Dio! Dio è misericordia, amore e fedeltà! Non dobbiamo temere se nella vita sbagliamo, se scegliamo il nostro egoismo, se preferiamo fare di testa nostra, Dio vuole perdonarci, vuole riconciliarci con Sé! Non si dimentica di noi, il suo è un amore fedele, che non viene meno, che non si stanca né si dimentica! Se qualche volta ci sembra di esser stati dimenticati è perché stiamo facendo capricci, perché non vogliamo vivere la situazione in cui ci troviamo, perché pensiamo che Dio ce la dovrebbe togliere, invece quando anche il Signore permette delle sofferenze nella nostra vita ci dona tutta la forza e la grazia necessarie per affrontarle e le trasforma in possibilità di incontro con Lui, le sofferenze della nostra vita sono l’occasione per scoprire che davvero l’amore di Dio è fedele.
Dio ci ha amati così tanto da dare per noi suo Figlio, il Padre ama ciascuno di noi così tanto da ritenerci più importanti del proprio Figlio Unigenito. Il Figlio, poi, ci ha amati così tanto da aver voluto farsi uomo come noi e per noi si è lasciato inchiodare ad una croce, ha versato il suo sangue per ciascuno di noi. Anche questa è una cosa che rischiamo di “sapere bene” ma che non abbiamo mai contemplato. Fermiamoci, allora, in questa domenica a contemplare di quale amore Dio ci ama, apriamo il nostro cuore all’azione dello Spirito Santo affinché lo inondi dell’amore di Dio, un amore concreto e reale. Permettiamo a Dio di toccarci il cuore con il suo amore, di sorprenderci continuamente, lasciamoci portare in quella comunione d’amore che Padre, Figlio e Spirito si donano vicendevolmente nell’eternità e nella quale ci vogliono accogliere affinché ciascuno di noi possa vivere della loro vita, nella gioia senza fine.

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